L’impatto delle sanzioni statunitensi sulla crisi iraniana del covid-19

[via nad.unimi.it]

di Andrea Haidar*

Continua ad aggravarsi il bilancio dell’epidemia di Coronavirus in Iran. Secondo le stime ufficiali diffuse dal governo di Tehran, alla data del 10 marzo sarebbero 291 i morti e 8042 i contagiati. La Repubblica Islamica è ora il terzo Paese per numero di contagi e decessi e il dato continua a salire.[1] Mentre l’attenzione pubblica ha puntato i riflettori sulle scelte del governo iraniano per spiegare la rapida diffusione del virus, poco è stato detto circa l’impatto delle sanzioni degli Stati Uniti sul sistema sanitario del Paese.

L’8 maggio 2018, Donald Trump ha annunciato l’uscita degli Stati Uniti dal ‘nuclear deal’ e ha inaugurato una strategia di ‘massima pressione’, volta a piegare l’economia iraniana mediante l’imposizione del regime di sanzioni ‘più duro di sempre’. Il principale obiettivo dell’Amministrazione Trump era, e rimane, forzare l’Iran a rinegoziare i dettagli dell’accordo. Nonostante i beni umanitari fossero stati esentati da tali misure, nella pratica è diventato difficile, se non impossibile, recapitare in Iran medicinali e apparecchiature mediche.

A seguito dell’annuncio di Trump, i leader iraniani si sono lamentati a più riprese del fatto che le sanzioni statunitensi impedissero il rifornimento di beni umanitari dall’esterno. Cercando di rispondere a tale problema, a gennaio 2019, Francia, Germania e Gran Bretagna, altri tre firmatari dell’accordo sul nucleare, hanno creato il meccanismo INSTEX. Tuttavia, al momento, tale strumento non è ancora entrato in funzione.[2] In un contesto di difficile reperibilità di medicinali, l’emergere del Covid-19 non ha fatto altro che complicare ulteriormente il quadro.

Inizialmente, l’Iran è riuscito a rispondere alla domanda di medicinali e apparecchiature mediche grazie alla produzione interna, ma le scorte si stanno esaurendo a velocità costante. Il giornalista Esfandyar Batmanhelidj e il vicepresidente del Sindacato delle Industrie Farmaceutiche Abbas Kebriaeezadeh hanno spiegato sulle pagine di Foreign Policy che “i medici in Iran stanno chiedendo ai venditori iraniani maschere respiratorie, camici e ventilatori solo per sentire che tali beni sono esauriti. Stanno lottando per avere medicinali antivirali anche per i pazienti che mostrano i sintomi più acuti”.

La soluzione, dunque, sarebbe rivolgersi al mercato esterno. È però qui che il peso delle sanzioni si fa sentire con maggior forza. “Gli importatori – spiegano Batmanhelidj e Kebriaeezadeh – stanno avendo serie difficoltà ad acquisire nuovi prodotti e le fabbriche stanno cercando con fatica di tenere la produzione al passo con la domanda. Uno dei motivi principali di ciò sono le sanzioni degli Stati Uniti”. [3]

Il maggior ostacolo che si frappone al reperimento di farmaci e apparecchiature mediche è rappresentato dalle sanzioni che colpiscono i legami bancari del Paese. Intervistato dalla BBC, Ramin Fallah, un membro del direttivo dell’Associazione Iraniana di Importatori di Equipaggiamenti Medici, ha dichiarato che “la maggior parte delle compagnie internazionali è pronta a fornire all’Iran kit per testare il Coronavirus, ma non possiamo inviare loro i soldi. Le aziende incontrano difficoltà a effettuare i pagamenti con banche non disposte a rischiare di infrangere le regole degli Stati Uniti e di essere a loro volta sanzionate”.[4]

In questi giorni, il governo iraniano ha rivolto numerosi appelli a Washington affinché rimuovesse le sanzioni, definendole una misura di ‘terrorismo medico’. In un tweet pubblicato il 7 marzo, il Ministro degli Esteri Javad Zarif ha scritto che “Donald Trump sta aumentando le sanzioni illegali degli Stati Uniti con l’obiettivo di prosciugare le risorse necessarie per combattere contro il Covid-19, mentre i cittadini iraniani stanno morendo a causa di esso”. Il 10 marzo, il Presidente del Parlamento, Ali Larijani, ha invitato la comunità internazionale a rompere il silenzio sulle misure di Washington e a premere per la loro rimozione.[5]

L’Amministrazione Trump ha proposto l’invio di aiuti a Tehran, senza specificare i dettagli. Il governo iraniano ha declinato l’offerta, dal momento che tale proposta non avrebbe avuto nessun impatto sulle sanzioni vigenti. Parlando in condizioni di anonimato, un politologo iraniano ha riferito ai giornalisti di Middle East Eye che “il governo statunitense vuole prendersi il merito per piccoli gesti umanitari, mentre continua a schiaffeggiare l’Iran con sanzioni dannose che limitano l’arrivo di aiuti esterni”.[6]

Nel frattempo, la Repubblica Islamica ha accettato la collaborazione degli europei e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. All’inizio di marzo, l’OMS ha inviato in Iran kit per testare 100.000 persone e ha dichiarato che spedirà 7.5 tonnellate di forniture mediche per supportare 15.000 operatori sanitari. Francia, Germania e Gran Bretagna hanno annunciato che incanaleranno attraverso l’OMS approvvigionamenti per un valore di più di 5 milioni di dollari.[7] Rimane una domanda: riusciranno i rimedi della comunità internazionale a controbilanciare l’effetto delle sanzioni statunitensi?

[1] Ansa, Coronavirus: Iran, 291 morti, 54 in più, in http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2020/03/10/coronavirus-iran-291-morti-54-in-piu_1bce187b-81bd-4a73-b7ce-d7b353aa8a68.html, consultato in data 11/03/2020.

[2] International Crisis Group, The Iran Nuclear Deal at Four: a Requiem?, in https://www.crisisgroup.org/middle-east-north-africa/gulf-and-arabian-peninsula/iran/210-iran-nuclear-deal-four-requiem, consultato in data 11/03/2020.

[3] E. Batmanghelidi, A. Kebriaeezadeh, As Coronavirus Spreads, Iranian Doctors Fear the Worst, in https://foreignpolicy.com/2020/03/03/iran-coronavirus-spreads-sanctions-covid19-iranian-doctors-fear-worst/, consultato in data 11/03/2020.

[4] Reality Check Team, Coronavirus: How is Iran responding to the outbreak?, in https://www.bbc.com/news/world-middle-east-51642926, consultato in data 11/03/2020.

[5] Tehran Times, Larijani urges lift of U.S. ‘inhuman’ sanctions on Iran amid coronavirus crisis, in https://media.mehrnews.com/d/2020/03/10/0/3404635.pdf, consultato in data 11/03/2020.

[6] N. Entessar, K. Afrasiabi, Iran coronavirus: US sanctions could turn crisis into catastrophe, in https://www.middleeasteye.net/opinion/coronavirus-iran-us-must-step-back-sanctions-disease-ravages, consultato in data 11/03/2020.

[7] Reality Check Team, Coronavirus: How is Iran responding to the outbreak?, in https://www.bbc.com/news/world-middle-east-51642926, consultato in data 11/03/2020.

*Relazioni Internazionali, Università degli Studi di Milano

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